Il pane, sia esso a farina 00, integrale, a lievitazione naturale, è uno dei cibi più antichi ed una delle basi dell’alimentazione italiana. Il detto “pane e companatico” rende ben chiaro quanto questo cibo sia basilare oggi come un tempo. In passato era così importante da essere spesso unica fonte di sostentamento, specialmente nelle classi sociali meno agiate.
Vediamo in breve le tipologie di pani che si possono trovare nel mondo.
Il pane di frumento è il pane dei paesi occidentali, quindi dell’Europa temperata e della relativa diffusione etnica verso le Americhe delle popolazioni di origine europea. È la più importante fonte di carboidrati della dieta.
Nei paesi nord europei è spesso diffuso il pane di segale, cereale molto più resistente del frumento al freddo e soprattutto adatto ad estati brevi; il pane di segale ha sapore più grezzo del pane di frumento, ma è molto ricco di proteine.
In America l’alimentazione corrispondente da carboidrati di base, prima della conquista europea, era data soprattutto dal granturco o mais.
In Africa e nei paesi arabi spesso è usato il pane di miglio o di sesamo. L’uso di tali cereali è giustificato dal fatto che questi trovano in quelle regioni le condizioni ottimali di coltivazione.
Nel Sud-est asiatico e in India, Corea, Cina, Corea e Giappone esiste l’uso di fare un impasto per la panificazione con farina di riso, creando derivati del pane ricchi di carboidrati. Anche in questo caso ciò avviene per precisi motivi climatici che inducono la coltivazione di questo cereale.
Mentre un tempo il pane era lavorato per durare svariati giorni, al giorno d’oggi le lievitazioni sono diverse per cui è più importante conservarne la fragranza.
Una delle lavorazioni di Policart si assicura proprio di questo, creiamo sacchetti a raccolta wicket in polipropilene e politene per conservare e prolungare la freschezza del pane.
La lavorazione di tipo wicket presenta dei fori sul lato aperto del sacchetto nei quali vengono inseriti dei ferretti, che gli permettono di restare sospeso alla macchina confezionatrice dell’utilizzatore finale. L’imballaggio deve inoltre rispondere a severe norme, microbiologiche e non, per poter esaltare il gusto e la conservazione del prodotto. In dettaglio, tramite la micro foratura a caldo, lavorazione di polipropilene e politene, è possibile ottenere un imballaggio che permetta la traspirazione dell’articolo. Spesso prodotti come pane, cracker e taralli vengono impacchettati ancora caldi quindi una tale lavorazione è basilare per mantenere la qualità degli alimenti. Il film è adatto al contatto con i prodotti alimentari e presenta micro fori che permettono la traspirazione degli stessi. In questo modo, noi di Policart contribuiamo a portare la freschezza del pane sulla vostra tavola.