La perforatura a freddo è una fase di trasformazione del prodotto grazie alla quale si permetterà al polietilene a bassa densità, film plastici flessibili, carta e tutti i materiali che andranno a confezionare prodotti , di traspirare.
A differenza della microforatura a caldo, per la quale gli aghi vengono riscaldati ad altissima temperatura, la perforatura a freddo sfrutta le caratteristiche di manipolazione del materiale plastico a temperatura ambiente.
La sua applicazione può essere utilizzata in molteplici campi: da quello alimentare, specifico per prodotti che hanno bisogno di traspirare ma non necessitano di espellere grandi contenuti di umidità, al settore florovivaistico e ortofrutticolo, fino a quello, più specifico dell’arredamento.
Il polietilene perforato a freddo, infatti, trova una specifica applicazione per l’imballaggio del legno, un materiale che risulterebbe inficiato dalla creazione di condensa creata in caso di imballaggi non traspiranti, causandone un ambiente ideale per la formazione di batteri e muffe.
Se il materiale ligneo non traspira, infatti, l’umidità che si forma farà sì che la trasmissione del calore avvenga molto più velocemente rispetto a una superficie traspirante.
Per queste ragioni, le bobine (per lo più in polietilene) perforati a freddo, sono utilizzati soprattutto per l’imballaggio delle aste in legno utilizzate e la produzione di cornici, semilavorati in legno, e complementi d’arredo.