Il futuro degli imballaggi è nella tecnologia. Questa ha un posto sempre più importante nelle nostre vite e modifica via via oggetti che usiamo comunemente: persino tra gli imballaggi alimentari ed industriali sta prendendo forma una digitalizzazione marcata. Questi imballaggi hanno il nome di imballaggi funzionali e grazie all’ interesse che le grandi multinazionali hanno posto in essi, si prevede che saranno sempre più presenti sul mercato nei prossimi anni. Gli imballaggi funzionali si suddividono in tre sottogruppi: l’imballaggio attivo, l’imballaggio intelligente e lo smart packaging.
s’intende un tipo di imballaggio che tramite dei trattamenti adeguati possa o interagire con il suo contenuto, rilasciando sostanze non nocive che ne prolunghino la shelf life oppure adattarsi all’ambiente circostante assorbendo sostanze indesiderate per non farle entrare in contatto col cibo. Un esempio di tale tipo di imballaggio è il polipropilene coestruso anti-fog, grazie al quale si possono impacchettar e insalate e verdure fresche senza correre rischi che si crei vapore all’interno della busta.
Per quanto riguarda gli imballaggi intelligenti e lo smart packaging, entrambi permettono l’interazione umana, che si tratti del consumatore finale o del personale che si occupa del controllo qualità, vediamo come.
danno la possibilità tramite varie tecnologie, come sensori, bluetooth e codici QR, l’interazione con i consumatori tramite smartphone. La Magic add, una compagnia finlandese, ha già sviluppato un prodotto innovativo in quest’ambito. Partendo dall’idea di voler fornire un contenuto nuovo ed unico, questa azienda ha collaborato con una catena di autogrill svedese ed una emittente locale. Il risultato è stato l’inserimento di un codice QR sui bicchieri di caffè monouso della catena di autogrill; il codice portava alla promozione di streaming gratuito dell’emittente televisiva. In questo modo entrambe le aziende hanno guadagnato clienti e visibilità.
infine, racchiude tutte le tipologie di imballaggi che abbiano dei microchip o altri tipi di tecnologie che permettono il controllo, anche a distanza, della temperatura di ciò che è trasportato o che assicurino la non contraffazione dei prodotti. Sensori di vario tipo sono già in uso nel settore farmaceutico, in cui è molto importante mantenere la catena del freddo: partendo dalla sua produzione fino all’arrivo in fabbrica è possibile determinare se le materie prime hanno mantenuto o meno la temperatura desiderata.
Altre applicazioni sono già in via sperimentale per il settore alimentare in America, come lo strumento RFID (radio frequency identification). Questo strumento, inserito nel film dell’imballaggio, è utile per eseguire un controllo di qualità sui prodotti venduti e per distinguere merci più fresche da quelle che lo sono di meno. Tutto ciò in un’ottica di riduzione degli sprechi alimentari. Il lettore di RFID è simile alla tecnologia del codice a barre ma non è ancora possibile la lettura da smartphone.
Il futuro dell’imballaggio ci riserverà varie sorprese tecnologiche.
Fonti:
http://www.fastweb.it/web-e-digital/internet-of-packaging-il-futuro-degli-imballaggi-alimentari/
http://www.ilfattoalimentare.it/imballaggio-packaging-intelligente-attivo-conservazione-cibo.html
http://www.wastedfood.com/page/2/